Il turismo nelle Valli del Natisone nel 1965!
Sotto il volantino sull’offerta turistica nelle Valli del Natisone del 1965 con i testi e le immagini originali.
Sotto il volantino sull’offerta turistica nelle Valli del Natisone del 1965 con i testi e le immagini originali.
S.PIETRO AL NATISONE – PULFERO – S.LEONARDO – SAVOGNA – STREGNA – DRENCHIA – GRIMACCO – PREPOTTO
Ogni paesino delle Valli ha la sua sagra annuale in cui il sacro della celebrazione religiosa si unisce senza danno al profano della tradizione e del folclore, all’insegna della sana allegria.
Alcune sagre hanno una risonanza che supera i confini delle Valli ( S. Pietro il 29 giugno, S. Rocco a Scrutto il 16 agosto, S. Martino a Clodig in settembre) altre sono meno note (S. Ermacora a Savogna , S. Biagio a Clastra, S. Maria a Cras di Drenchia, sagra delle castagne a Tribil) ma tutte hanno un denominatore comune: l’allegria di tempi passati.
Alle tradizionali manifestazioni si è di recente aggiunta , ultima ma non meno attraente e festosa, la mostra dei vini tipici di Prepotto, nell’originale agreste cornice del Castello di Albana.
La gubana è l’insegna gastronomica delle Valli; caratteristico dolce dal gusto squisito si prepara alla casalinga su ricetta locale gelosamente tramandata..
Ma pure altro i buongustai trovano nelle Valli e tutto all’insegna della genuinità: salame locale, pane casalingo, polli di campagna, funghi e mele “zeuche”, pesche di Rodda, trote del Natisone e di Clodig, castagne di S. Leonardo, Stregna e Tribil, e i delicati e generosi vini di Prepotto e Albana (tocai, merlot cabernet e schiopettino).
D’ inverno poi le ampie pendici offrono magnifici campi e piste da sci per principianti e provetti.
Sulla cima del Matajur sorge la Cappella del Redentore e un grafico orientativo del CAI; al volenteroso escursionista sono ambito premio le stelle alpine.
Cacciatori e pescatori trovano nei boschi delle valli pregiata selvaggina (caprioli,camosci,cinghiali) e nelle acque di torrenti e ruscelli le più squisite trote. A tutti poi, a seconda della stagione , le Valli offrono a volontà funghi, fragole e fiori.
Il mirabile paesaggio delle Valli è ovunque allietato da civettuole chiesette che occhieggiano dai più alti cocuzzoli o giacciono in dolci radure: alcune di esse in perfetto stile gotico ( XV secolo) di alto valore storico artistico ( S. Quirino a S. Pietro , S. Luca a Tiglio, S. Lucia a Cravero, ecc..), altre legate a gloriosi fatti d’arme del Risorgimento ( S. Martino di Clodig, S. Nicolò di Lainich), altre infine dotate , in aggiunta ai pregi storico-artistici, di suggestiva ubicazione panoramica (S.Leonardo, S.Paolo di Stregna, S. Volfango di Drenchia). Particolarmente interessante ed unica nel suo genere è la chiesetta di S. Giovanni d’Antro, sospesa sul burrone e incastonata nella viva roccia , all’imbocco dell’omonima grotta legata alla leggenda di Attila.
Natisone, Alberone, Cosizza, Erbezzo e Judrio con le loro amene vallate, con le loro dolci ondulate colline e con il maestoso Matajur che domina dall’alto: ecco le Valli del Natisone.
Prati verdi, boschi ombrosi, limpide acque, atmosfera di pace e serenità in un clima saluberrimo, è quanto di meglio il turista può desiderare per un quieto soggiorno o per un’allegra scampagnata.
Ogni località delle Valli è una facile meta per chi voglia vivere un’ora o una giornata a contatto con l’incanto della natura.
Ma il più suggestivo itinerario si offre al turista o pellegrino che, giunto a Castelmonte, prosegua per la strada panoramica delle Valli verso Tribil e verso Drenchia, tra i fiori e betulle in un insospettato susseguirsi di stupende visioni, scendendo poi a Cividale attraverso le invitanti vallate dell’Erbezzo e del Cosizza.
M. Matajur cui fanno superba corona il M. Canin e il M. Nero, con i suoi 1641 m. meta di interessanti escursioni con base l’attrezzato Rifugio “Cividale” di Montemaggiore (m. 1000).